Sant’Antoni de su o’u
La celebrazione di Sant’Antonio Abate a Mamoiada è un evento che fonde elementi sacri e profani, rendendolo unico nel suo genere. Nel cuore di Mamoiada, il copatrono del paese, Sant’Antonio del fuoco, è celebrato con una serie di falò accesi in suo onore. Questa tradizione si basa sulla leggenda di Sant’Antonio che, secondo il folklore, sottrasse il fuoco dall’inferno per donarlo all’umanità.
La sera del 16 gennaio, l’evento prende il via con “Su pesperu”. In questo momento solenne, il sacerdote, accompagnato dai fedeli, esce in processione e circonda per tre volte il fuoco principale, recitando il Credo. Al termine di questa processione, che negli anni è diventata sempre più popolare attirando anche visitatori esterni al paese, il sacerdote procede alla benedizione delle braci e della statua di Sant’Antonio. Attorno a questi falò, le comunità locali si riuniscono in un’atmosfera di condivisione e festa che dura per due giorni.
Il 17 gennaio segna la prima uscita annuale delle maschere dei Mamuthones e degli Issohadores, che sfilano intorno ai falò. Ogni anno vengono preparati circa 30-40 falò in tutto il paese, attorno ai quali si riuniscono le famiglie.
Per l’occasione, le massaie di Mamoiada preparano una varietà di dolci tradizionali e squisiti. Tra questi, Sas caschettas, Su popassinu nigheddu e biancu, e su coccone ‘in mele, fatti con ingredienti pregiati come “sa sapa” (mosto cotto), zafferano, mandorle, noci e miele. Questi dolci, che richiedono una lunga e meticolosa preparazione, sono veri e propri capolavori di pasticceria, con il coccone ‘in mele decorato artisticamente in una varietà di forme.
Il programma di Sant’Antonio Abate a Mamoiada 2024
Su Pesperu – Il 16 gennaio, nel pomeriggio, intorno alle 16:30, inizia una cerimonia significativa presso la chiesa principale, dedicata alla Beata Vergine Assunta. Il prete, in un rituale simbolico, benedice il fuoco sacro, girando tre volte attorno ad esso insieme al santo e ai fedeli in processione. Questo atto segna l’accensione dei fuochi nei vari rioni di Mamoiada, che sono generalmente tra i 30 e i 40 ogni anno. Da questo momento prende ufficialmente inizio la festa di Sant’Antoni de su O’u, un evento caratterizzato da un continuo movimento di persone che, per tutta la notte, si spostano da un rione all’altro.
Il 17 gennaio, nelle sedi delle due Associazioni Atzeni e Pro Loco intorno alle ore 14:30, si svolge un momento cruciale della festa: la vestizione dei Mamuthones e Issohadores, figure emblematiche della cultura locale. L’Atzeni come da tradizione non fa partecipare i visitatori al rito, mentre presso la sede della pro Loco è possibile assistere alla vestione.
Subito dopo la vestizione, inizia una processione danzata unica nel suo genere, durante la quale i partecipanti visitano tutti i rioni dove sono stati accesi i fuochi la sera precedente. I Mamuthones e gli Issohadores procedono in una processione ordinata e fanno tre giri intorno al fuoco.